giovedì 27 dicembre 2007

Per Natale mi regalo Kimura Takuya!

Non servono parole..

Buon Natale e Buon Anno!


メリー・クリスマス!!明けましておめでとう!

Cari visitatori, anche quest'anno il natale è arrivato. E' il mio primo fuori casa. Però devo dire che l'ho passato davvero bene, gioiosamente, in compagnia di tantissima gente, a dispetto dei miei timori di ritrovarmi sola soletta nella mia camera.
In Giappone l'atmosfera natalizia si rispecchia solo nelle illuminazioni natalizie. Per il resto qui questa festività è sentita come una sorta di San Valentino, il giorno delle coppiette in cui ci si scambia i regali e si cena assieme(o per chi il fidanzatino non ce l'ha, il giorno da andare a divertirsi con gli amici).

La foto qui sopra è stata scattata una decina di giorni fa, quando io e alcuni dei miei compagni di classe siamo andati a festeggiare il mio compleanno mangiando sushi e guardando il nuovo film con Will Smith "I am legend" , che tra l'altro consiglio a tutti.

Quello qui di sotgto è uno dei tre pazzi con cui ho trascorso la vigilia, in giro per pub e karaoke a cantare come dei disperati. E' strano quando realizzi quanto siano simpatici, solo grazie al fatto che finalmente capisci le loro battute! Il mio giapponese deve ancora fare strada, ma ultimamente mi fanno tutti complimenti.. sono contenta che qualcuno veda i progressi che io non vedo.


Ed ecco una foto indicativa del grado di appagamento del cenone di Natale. Da sinistra: la mia cara amica Yumiko, che conosco dal 2005 e che mi ha invitato a questo festone di 60 persone. Karin e poi io che mi sono mangiata mezzo panettone da sola! Ho conosciuto un sacco di gente, soprattutto giappi che hanno a che fare con la cultura italiana. Bello, bello!


E infine ultima foto( non natalizia) ma dedicata al pazzo di Kousuke, la persona che sta smontando pian piano i miei più radicati stereotipi sul giappo medio.. e che per questo ringrazio!



Per oggi finisco qui, vado a dormire.

Ancora auguroni a tutti!!!!!

martedì 18 dicembre 2007

Arretrati mix

Aggiorno in velocità con un post che non ha un tema centrale, ma piuttosto lo scopo di mostrarvi un po' di scene varie della mia quotidianità. Sono tutte foto scattate con il cellulare in quest'ultimo mese, per cui non lamentatevi se la risoluzione non è un granchè!

Ecco i caldi colori di novembre: foto scattata alle 8 di mattina al campus universitario. Adoro arrivare presto perchè, oltre ad evitare i treni più affollati, mi gusto il silenzio(abbastanza raro) del giardino universitario. Come notate c'eravamo solo io e lo spazzino.


Questa foto l'ho fatta di nascosto perchè sennò la mamma del bimbo mi avrebbe guardata male:P Ma non è tenerissimo? Ha già imparato la prima lezione per diventare un tipico giappo: dormire nei treni per cercare di recuperare l'infinito sonno arretrato (problema che affligge anche la sottoscritta).


Portata raffinatissima in un' Izakaya giapponese di Ginza. All'interno di quel contenitore di coccio ci sono le braci che scaldano la piastra sovrastante. Quella arrotolata sopra è una foglia di una qualche pianta non ben identificiata. Al suo interno bocconcini di carne bovina giapponese, famosa per la sua morbidità. Una delizia per il palato e per gli occhi :)


Voglio salutarla così. Dalla foto forse si capisce poco, ma direi che questa, più di altre, racchiude i ricordi che ho costruito in 2 mesi e mezzo con Rania, la persona a cui mi ero avvicinata di più durante i primi mesi del mio soggiorno giapponese. Purtroppo ha deciso di tornare definitivamente a casa perchè si è accorta che la sua vita deve prendere un'altra strada; ricomincerà da capo a studiare medicina, in Germania.

Eh, capitano anche di queste cose, in effetti. Cambiamenti di rotta quando il treno è già in corsa.. Ad ogni modo voglio ricordarla su uno sfondo irridescente, quello delle illuminazioni di Shibuya, dentro il nostro Karaoke preferito, a cantare come delle matte e a divertirci un mondo!

I miss you Hon' :P


E per concludere questo post (sconclusionato) ecco una foto di gruppo durante un'uscita con un po' di amici e conoscenti. Ci sarebbero dettagli in più da raccontare, ma lo farò in separata sede con i compari di fiducia :P

Baci a tutti, e buon Natale se non aggiorno prima del 25!

PS: Dovevo andare a Kyoto per le vacanze, ma ormai era tutto prenotato ..sigh ..

mercoledì 12 dicembre 2007

Yokohama 横浜

Oggi ho deciso che me la prendo con comodo e sacrificherò volentieri quest'ora per aggiornare il blog, al posto di studiare! Mi spiace davvero essermi assentata per un periodo così lungo, ma davvero i ritmi qui sono frenetici. In più non sempre questo sito funziona perfettamente, nel senso che spesso non mi carica le immagini, etc.. facendomi sprecare un sacco di tempo inutilmente.

Allora, la gita a Yokohama risale a 3 settimane fa. Dopodichè non ho avuto più tempo di girare, ma confido nelle vacanze invernali per visitare i dintorni di Tokyo.
Ho deciso di iniziare con una foto gastronomica (che strano,eh?). Questi qua sotto sono i cosiddetti Nikuman 肉まん, con cui mi cibavo ad oltranza quando stavo a Sapporo 2 anni fa. Sono dei soffici panini di mollicca cotti al vapori e solitamente con un ripieno di carne di maiale speziata. E' il classico street food, nel senso che per strada si trovano molti baracchini che li vendono. In realtà li si possono trovare praticamente ovunque, nei supermercati e nei convenient store. Ovviamente sono migliori quelli fatti al momento, come nel caso della foto qui sotto.

Ma cosa c'entra il Nikuman,per quanto sia delizioso, con Yokohama? Beh, essendo un piatto di origine cinese, mi pareva un buon punto di partenza per parlarvi della famosa China Town 中華街 di questa città. Questo quartiere è una piccola Hong Kong in miniatura, e ne riproduce tutti i sapori, gli odori . Ci si accede passando sotto portali coloratissimi (e un po' pacchiani). L'area racchiude più di 500 negozietti di cineserie varie nonchè ristoranti tipici.

Il cuore della China Town di Yokohama è questo tempio chiamato Katei- byo, dedicato a Kanwu, niente popò di meno che la divinità degli affari (tanto perchè i cinesi, così attaccati alla filosofia del fare i soldi, non si smentiscono mai). Chi altri potevano costruire un tempio dedicato al denaro? A tal proposito mi vengono in mente le ironiche descrizioni fatte da Tiziano Terzani a riguardo,appunto, di questa peculiarità della cultura sinica. ( "Un indovino mi disse", 1995, editore Tea).



Passeggiando a piedi, in una decina di minuti si raggiunge l'area portuale, uno dei punti maggiormente visitati dai turisti. Devo dire che Yokohama mi è piaciuta, per certi versi, di più di Tokyo. C'è più verde, l'aria è più respirabile e ventilata, e poi c'è questa meravigliosa camminata che costeggia il mare... bella sensazione!

Ecco qui sotto il distretto di Minato Mirai みなとみらい, originariamente un'area adibita al commercio marittimo, con moli in cui attraccare le barche da pesca etc. Ma negli ultimi due decenni è stata trasformata in una sorta di metropoli futuristica, come sottolinea il nome (Minato =porto, Mirai= futuro). E' una zona ricca di attrazioni, centri commerciali , la famosa ruota panoramica che si affaccia sul mare, un museo d'arte contemporanea, uno di tecnologia industriale e uno marittimo.

Come vedete nella foto qui sopra, una delle cose che si possono fare per gustare al meglio il panorama portuale è quella di recarsi nella Landmark Tower ランドマークタワー , il più alto grattacielo dell'intero giappone. (E' quello che svetta sulla sinistra). Vanta anche l'ascensore più veloce del mondo: 45 km/h !!!! Altro che orecchie tappate!
http://en.wikipedia.org/wiki/Yokohama_Landmark_Tower


Qui una foto di amicizia :) Io e il compare Sandro, entrambi contenti della gitarella.


Questo molo iper moderno si chiama, secondo la mia guida, Osanbashi Pier ed è davvero interessante dal punto di vista architettonico. Si sviluppa su più livelli; quello esterno, da dove ho scattato una foto, è pavimentato con legno, alternato a aiole verdi in cui sedersi o appisolarsi. Mentre di sotto c'è una sala concerti di jazz e l'accesso/attracco per le navi che partono dal porto di Yokohama.


Ecco una foto di gruppo. Ovviamente non ricordo i nomi di tutti quanti, essendo ragazzi presentatimi da Sandro il giorno stesso. Erano suoi compagni di classe il semestre scorso. Il gruppo è composto da: cinesi e taiwanesi, un coreano e una giappa.



E questa è la famosa ruota panoramica, davvero bellissima quando è illuminata.

In definitiva, bella esperienza! Seppur a un tiro di schioppo da Tokyo (Yokosuka Line, 30 minuti) e a dieci minuti di treno da casa mia, e anche se è la seconda metropoli più grande del Giappone l'ho trovata più vivibile e molto meno caotica della capitale. Inoltre Yokohama è piena di richiami e influenze occidentali, a partire dalla famosa data del 1853 quando il commodoro americano Matthew Perry sbarcò proprio in quest'area e costringendo il Giappone ad avviare trattative commerciali con l'esterno (fino a quel momento vigeva il Sakoku= chiusura del Paese ed esclusione degli stranieri ).

Bacini, al prossimo aggiornamento :* (che farò in modo di fare prima dei prossimi 6 mesi :D!)

:**

sabato 24 novembre 2007

I'm back

Cari fedeli lettori di questo piccolo spazio virtuale, mi scuso per la lunga assenza ma per via di impegni vari ( che di conseguenza mi hanno limitato nelle mie solite esplorazioni ) non ho avuto occasione di aggiornare il blog.
Questa sera, per mancanza di tempo, mi devo limitare alla rubrica culinaria, anche se questa volta non di cibo giapponese.
Intanto, gustatevi il tramonto immortalato dalla mia terrazza. (Ingranditelo, che ne vale la pena)



Ho parecchie cose da raccontarvi, a dire il vero, e per questo mi ci vorranno un paio di post! Inizio intanto, timidamente, per riprendere confidenza con questo spazio, raccontandovi che oggi ho rinunciato ad andare a Kamakura per riposarmi (cosa quasi più importante,ultimamente!). Mi sono goduta il mio piccolo antro, che sto cercando - con successo - di trasformare in qualcosa che mi ricordi "casa".
Oggi ho deciso che potevo fare una spesa normale, non sempre al negozio di 100 yen( =60 cent) come faccio di solito per risparmiare. Ho finalmente preso del pollo che sembra pollo, e verdure croccanti e anche del formaggio (qui cibo costoso e pregiato).

E quindi ora vi presento la mia cena, e ve la spiego anche, per quelli di voi interessati:


Ecco dei cubetti di pollo alla cannella con melanzane! (Ricetta di Crici)

1)Tagliate un filetto di pollo a cubetti, li passate così come sono nella farina bianca;

2)Oliate leggermente una padella e riscaldate l'olio a fuoco basso;

3)Lasciate 5 minuti i bocconcini a mantecare con qualche goccia di limone e una spolverata di cannella;

4)Intanto soffriggete con un po' di cipolla una melanzana tagliata a piccoli pezzetti, finchè si ammorbidisce. In realtà questa ricetta dovrebbe avere un leggero retrogusto agrodolce, che io ho dato grazie ad una salsina giapponese. In mancanza di questa.. mah, magari aggiungeteci un pizzico di zucchero mentre le cuocete.

5)Aggiungete il composto di melanzane ai cubetti e soffriggeteli a loro volta. Prima di servire salate e pepate a vostro piacimento.

Bon Appétit !


sabato 10 novembre 2007

Paris Hilton ? Dom Pérignon?

...ma voi vi chiederete.. di che sto parlando? Beh, procediamo per ordine.
Iniziamo dalla ben nota a tutti Paris Hilton, nipote ereditiera del famoso Conrad Hilton, fondatore della catena di alberghi di lusso Hilton.
Con calma, voglio portarvi al fulcro del discorso un passo alla volta, senza fretta.
Ebbene tale Conrad, che ovviamente non c'entra niente con l'autore di Cuore di Tenebra, ha dato nome alla punta di diamante degli hotel Hilton.
Vediamo se riesco a rendere l'idea: già entrare in un albergo Hilton, non è cosa che capita nella vita di tutti i giorni.. ma poi entrare in un albergo Conrad è davvero cosa rara nella propria vita (perlomeno nella mia!)


Bene: quella qui sopra è la foto del Conrad Hotel di Tokyo, a Shiomode, dal cui 28° piano si può ammirare la baia di Tokyo in tutta la sua bellezza. E io questa sera ero lì, in mezzo al lusso più assoluto, al piano bar che ci intratteneva a ritmo di bossa nova, ai camerieri impeccabili, a turisti ricconi provenienti da tutti gli angoli del mondo.


Ecco.. io ero seduta proprio lì in mezzo.. immaginatevi le luci soffuse, l'oscurità, le vetrate di 8 metri che ti permettono, direttamente dalla tua poltroncina, di divenire tutt'uno col cielo notturno di Tokyo.

Mi sono ritrovata a sorseggiare Dom Pérignon e a chiacchierare amabilmente, seppur la mia tenuta (jeans e felpa) non corrispondesse esattamente agli standard circostanti.. Considerando che eravamo in tre e che ognuno ha bevuto 2 bicchieri del famoso, quanto sopraffino, vino francese .. abbiamo (anzi i due uomini con cui ero hanno speso) la modica cifra di 300 euro... un'inezia vero? Che ne dite, voi abituati allo spritz da 1.50 euro?



Ecco la hall dell'albergo, prima di infilarci nell'ascensore diretti all'ultimo piano. Beh, esperienza davvero peculiare, sopratutto decisa all'ultimo minuto. Io in piena tenuta post- palestra! Prossimamente mi è stato promesso un altro hotel davvero figo.. avete presente dove si ambienta il famoso film della Coppola, Lost in Translation? Vi ricordate dove sorseggiano drink e aperitivi i due protagonisti? Ecco, esattamente lì :D

http://www.domperignon.com/

http://www.conradtokyo.co.jp/

Sere.. so che avresti apprezzato :P

Alla prossima

mercoledì 31 ottobre 2007

Baseball Game

Oh...finalmente riesco a caricare le foto della partita di domenica. Partita famosissima disputata tra le due maggiori università private del Giappone, cioè Keio( la mia) e Waseda. La partita è stata trasmessa anche dalle enti televisive, giusto per vantarci un po'..

E' stata la mia prima volta in assoluto all'interno di uno stadio, non solo di baseball, ma in generale. Devo dire che è stato antropologicamente molto interessante: le cheerleaders, tra l'altro davvero bravissime a destreggiarsi tra mille capriole e acrobazie, il tifo serrato e molto fantasioso, la banda spassosissima che mentre suonava ballava pure.

Ecco qualche foto pre-partita: qui sopra io, Alessia e Rania. Sotto da sinistra Ori (thailandese), sempre Rania (tedesca di origini libanesi), Keith (coreana trapiantata in Canada) e io.


La partita è stata lunghissima, circa quattro ore in cui io sono morta e risorta. Alla fine della partita avevamo vinto. Ma essendoci stata una seconda partita il giorno successivo, vinta dagli avversari, martedì c'è stato il round finale in cui ci hanno stracciato 7-0... che figura!


Ad ogni modo lo stadio era pieno fino all'ultimo posto.. incredibile se pensate che non si trattava di squadre di livello nazionale o di chissà quale tournament. L'atmosfera era molto bella..


Ed eccomi qui, attrezzata da perfetta tifosa: ventaglio dell' università e polsiere donateci gratuitamente da mostrare a braccia sventolanti nell'aria!



Alla prossima :*

lunedì 29 ottobre 2007

Autunno? No, grazie

Dopo mezza giornata passata inutilmente cercando di postare queste nuove foto (deve esserci qualche prob di upload, come suggerisce il vecchio Momo, l'uomo che sussurrava ai pc) ho finalmente trovato un escamotage e ce l'ho fatta lo stesso!
Beh.. che dire, questo post ha il solo scopo di farvi ingelosire e di conseguenza farmi maledire... perchè? Beh, perchè le foto non le ho scattate in agosto, bensì oggi, lunedì 29 ottobre. Notate il top che porto? Lo vedete vero? :P
Sì, oggi c'erano nuovamente 24°.. e so che le foto convinceranno anche coloro che alle mie parole reristevano!



E questa è invece la panoramica dal mio balcone.. sarò pure distante dal centro di Tokyo (difatti abito in una diversa prefettura, cioè Kanagawa), ma per lo meno c'è una punta di verde in più e non mi costruiscono grattaceli a 50 cm dalla mia finestra. Dovete sapere che in Giappone non sanno cosa siano i piani regolatori, nè l'urbanistica, intesa dal punto di vista estetico. Ognuno può edificare come cavolo gli pare, segliendo qualsiasi forma, colore, distanza.. il risultato è spesso una periferia che sembra un'accozzaglia disordinata di pezzi del lego.

Ad ogni modo sappiate che fra poco mi comprerò una bicicletta e inizierò a muovere il sedere.. perchè sono ferma da due mesi e sono tutta flaccida e dolente!

Probabilmente aggiornerò tra poco con un post sportivo :P
Baci




sabato 20 ottobre 2007

Una birra con gli italiani a Tokyo

Dio mio.. perchè mi ritrovo a postare alle 3 di mattina? Ad ogni modo, ecco qualche foto della serata. Mi sono incontrata con vari ragazzi della mia facoltà di Venezia.. tutti qui per studiare giapponese. Siamo andati a bere qualcosa assieme. Scusate se non mi dilungo,ma sono stanchissima...


Io e Carla


Il prof Alberizzi (per gli amici VAle) e Sandro


Questa è Rania, compagna di classe... no,lei non c'era stasera. E' una foto scattata stamattina in classe.
Altri compagni di corso: KAya, mezza taiwanese e mezza giapponese, ma residente a O.C. (sì il posto del famoso telefilm made in California). Lui è il pazzo di Julian, francese ma che studia a Montreal.

Baci baci

mercoledì 17 ottobre 2007

Cena al sacco

Durante la settimana non ho molto da raccontarvi, perchè le mie giornate si susseguono tra compiti e lezioni universitarie. Quindi posto per voi solo la cena di stasera, il cosiddetto Bento 弁当, o pranzo al sacco che dir si voglia.

Quadrante in alto a dx : polpettine di maiale con funghi a mo' di cappuccio;
quadrante in altro a sx: maiale in salsa agrodolce con verdure varie, in stile cinese;
quadrante in basso a dx: strani fagottini di polpa di pesce, penso, con verdure;
quadrante in basso a sx: insalata di patate e cetrioli.


Aggiornerò molto probabilmente nel weekend, quando avrò qualcosa da dire:P
Baci

lunedì 15 ottobre 2007

Crici e la cucina giappa

Eccoci tornati nell'angolo culinario, questa volta domestico. Per chi si domandasse come sopravvivo qui, la risposta è : a pranzo mangio nella mensa universitaria, mentre la cena normalmente me la cucino io. A parte quando torno alle 7 di sera distrutta, tipo il mercoledì, allora compro qualcosina di fatto.

Ad ogni modo, questo è stato il pranzo di stasera: una normalissima insalatina mista, il tipico Curry-rice alla giapponese e come antipastino del Gobou 牛蒡, una sorta di radice mai vista altrove, che viene presentata tagliata a listine assieme alla carota.


Allora, vi spiego come si fa questo Curry:
1)Tagliate a cubetti le patate, le carote e la cipolla a listarelle abbastanza grosse.
2) Soffriggete le verdure con un cucchiaio di olio. Nella versione più elaborata potete aggiungerci delle fettine sottili di maiale o di vitello (come ho fatto io oggi);
3) A fuoco medio-basso, aggiungete l'acqua e lasciate cuocere per 15 minuti, finchè le verdure si ammorbidiscono e l'acqua è evaporata;
4) Qui viene la parte problematica, in quanto il curry giapponese viene venduto sotto forma di dado, rosso scuro. Ad ogni modo, si fa sciogliere il dado dentro la padella, mescolandolo bene con le verdure.
5)Aggiungete nuovamente una scodellina d'acqua e a fuoco basso lasciate cuocere per altri 10 minuti. Ed è pronto!

Ecco l'antipastino vegetariano con carotine e Gobou ( nel dizionario italiano me lo chiama "scorzonera", oppure "bardana"...... boh?)



Al prossimo aggiornamento! Buon appetito a tutti!

:**

domenica 14 ottobre 2007

E intanto è già passato un mese..

Ah... Shibuya di notte.. splendida, affollata, vertiginosa...
Questa sera sono andata con degli amici a bere in un Izakaya, pub-osteria tipica giapponese. Piano piano la lingua si sta sciogliendo e qualche frase di senso compiuto inizia ad uscire anche dalla mia bocca. Non faccio discorsi filosofici, però è una bella soddisfazione notare i piccoli, forse per gli altri impercettibili, miglioramenti.


Io e Lisa, incontrate nuovamente dopo 3 mesi abbondanti. Che stranezza beccarsi proprio qui, in mezzo a milioni di altre persone, piccole formichine che si cercano e si ritrovano nella folla..


Questi ragazzi li ho conosciuti tutti grazie alla mediazione di Kie, amica giappa conosciuta due anni fa durante il mio soggiorno a Sapporo. Ora lei è in California, anche lei con un programma di scambio internazionale, e tornerà a Tokyo solo a giugno. Il mio obiettivo è di sapere parlare speditamente per il suo ritorno. Chissà che faccia farà quando ritroverà(speriamo) la sua amica italiana perfettamente capace di interagire in giapponese..


Lui è Tomonori, il più tranquillo e allo stesso tempo quello più intelligente e sagace. E' lui che per primo ha chiesto a Kie di lasciargli il mio contatto mail. E' gentile e spesso organizza serate in cui mi invita. Ha 25 anni anche se non sembra; d'altronde tutti i giappi dimostrano meno anni di quanti abbiano in realtà.



E questo qui è l'estremo, quello che a Padova vi sognate! Questo è sashimi che più fresco non si può... con il pesce ancora lì con l'occhietto sbarrato che ti guarda. E la sua carne lì vicino tagliuzzata e deliziosa... sì, è crudeltà allo stato puro. Ma può cotanta brutalità essere al contempo esteticamente così perfetta e sopraffina? La duplice facciata della parola sublime.. spaventosa e meravigliosa allo stesso tempo.

Questa sera, durante il tragitto verso casa, non riuscivo a trattenere un sorriso che pian piano si espandeva sulle mie guance. Nonostante l'ormai quasi cronico male alle spalle(per assenza di sport e per lo zaino pesante), 2 denti del giudizio che fanno i capricci, lo stress descritto nel post precedente, etc.. mi sono sentita investita da una sensazione di pienezza e realizzazione. Che sia vero che questo è davvero il posto fatto per me?Seduta nel vagone del mio treno, auricolari nelle orecchie, scruto i volti di chi ho vicino: l'impiegato che scrive un sms felice, il vecchietto che fa il sudoku, il ragazzo che legge il manga, la donna accanto a me che, appisolata, finisce con l'appoggiare il capo sulla mia spalla. Perchè mi piace così tanto tutto questo?

Notte a tutti

venerdì 12 ottobre 2007

Qualche altra foto...

Ah... la vita in questa città è davvero intensa e stressante. Solo per spostarsi in metropolitana, o anche solamente a piedi, c'è bisogno di un bel quantitativo di energie. Soprattutto se si viaggia durante le rush hours, e purtroppo io, prendendo il treno delle 7.58 del mattino, me la cucco in pieno. Avete presente le sardine in scatola che mangiate con tanto gusto, magari su una fetta di pane? Ecco, quando lo fate, pensate a me.. vivo tutti i giorni quella confortevole sensazione di essere schiacciata da una massa di milioni e milioni di omini gialli con i capelli neri e dritti. A volte c'è così tanta gente che per i 20 min del tragitto non riesci nemmeno a spostare la mano dalla posizione iniziale in cui l'avevi messa; ecco perchè ho imparato quanto è importante entrare già nella posizione "giusta".
Qui a Tokyo gli incidenti ferroviari in cui sono conivolte persone sono all'ordine del giorno. Ma non si tratta solo del classico suicidio:molto più semplicemente la gente cerca a tutti i costi di entrare nel vagone del treno, anche quando la capienza limite è già stata oltrepassata da un bel pezzo. Capita, allora, che resti fuori un pezzo di cravatta, un arto, la valigetta 24ore etc etc.. Sono incidenti spiacevoli, che ne dite? Tutto per non aver la pazienza di aspettare il treno successivo, che al max passerà dopo 5 minuti.

Ad ogni modo, qui sotto una foto scattata dala vostra amata Crici in quel di Shibuya. No, Feck, non è il kick off di una partita di football americano... si tratta della normale folla che, allo scattare del verde, attraversa l'incrocio. Capite che lo stress inizia a far parte di voi dopo un po' :) Ma comunque si sopravvive,dai..


Ecco invece due simpatiche foto scattate ieri a pranzo, nella mensa universitaria. A sinistra la canadese Sarah, a destra Nicole, taiwanese d'origine, ma anch'ella canadese.
Qui il mio compare Sandro e Ori, ragazza tailandese, nonchè mia vicina di appartamento.


E io?? Beh, la mia faccia la conoscete :)

Bacissimi